PUBBLICAZIONI

2009
Premio Internazionale La Colomba 2008-2009, a cura di Galleria 3D, Laura Aliprandi e Sara Sist, Sps Fine Art Consultancy, catalogo del premio, Venezia, ottobre 2009

Lo stato dell'arte nel 2009, curatori: Chiara Canali, Mimmo di Marzio, Alessandra Riva etc., Galleria Obraz, Milano, catalogo della mostra, Milano dicembre 2009

Undercover, curatore Mimmo di Marzio, L'Archimede Galleria d'arte, Roma, catalogo della mostra, Roma, ottobre 2009

2008
Caos-caso, curatore Luigi Cerutti, Giovanni Bonelli Arte Contemporanea, Mantova, MyownGallery, Milano, catalogo della mostra, Milano, giugno 2008

2007
La pianta della mandragora, curatore Stefano Castelli, Galleria Obraz, Milano catalogo della mostra, Milano, aprile 2007

2005
s/ago/me.547, a cura di Paola D'Andrea, Gruppo GrafiConsul, Arezzo installazioni Roma, Napoli etc.,catalogo della mostra, Roma, luglio 2005

Vino!, Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea, Garma, Napoli, curatore Massimo Sgroi Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, Caserta, catalogo della mostra, Caserta, ottobre 2005

Molino Dorino, Obraz, Nextam Partners, Milano, curatore Marco Fantini Galleria Obraz, Milano, catalogo della mostra, Milano,dicembre 2005

2002
D'ARS dal 1960, numero 171/172, periodico trimestrale di cultura e comunicazione, dicembre 2002, direttore Pierre Restany, Grazia Chiesa, Eupalino srl, Milano, "Premio Oscar Signorini 2002" a cura di Morena Ghilardi

Open 2002 imaginaire fèminin, Arte communications, Multigraf srl, Venezia, presidente del comitato scientifico Pierre Restany, curatore Umberto Zampini, catalogo della mostra, Lido di Venezia, settembre 2002




...................."Chi sono dunque gli abitatori di queste superfici liquide? Al posto della simmetria del Cristo in croce, sulle tele troviamo la dissonanza di un corpo ugualmente sofferente. Si tratta di un corpo in frammenti, smembrato o ferito. Ma non di un corpo fragile. A volte, la sua incolumità può essere minacciata dalla sua stessa potenza vitale: lasciata prorompere libera lo brucia fino a consumarlo. Altre volte sono gli oggetti che maneggia a tradirlo. Magari ambigui pegni d'amore non corrisposti, come rose con una spina elettrica di troppo.
Facile intuire che i personaggi rappresentati sono emanazioni del corpo e della carne dell'artista, sono scampoli di autobiografia che con pudore vengono mostrati. Tutto ha qui il valore di un autoritratto. Perfino quando ` una natura morta ad essere rappresentata, torna prepotente la necessità e la voglia di raffigurarsi attraverso essa. L'immagine spietata, miracolosa di un gruppo d'alberi che cresce sul piano di un tavolo fa il paio con la visione più discreta di un mazzo di fiori in un vaso. Raccontano entrambi l'esperienza di una percepita caducità, a cui le viscere rispondono " quando ne hanno il coraggio " con un imprevedibile slancio di temeraria bellezza."

Francesco Ragazzi

Estratto da: Partenze Arrivi, catalogo
Freezer Gallery, Venezia
Edito da Associazione E, Venezia, 2010




........."Il mondo delle forme creato da Claudia Zuriato possiede almeno un elemento di riferimento: ` il segno, ricorrente che può essere preso come bozzolo, come conformazione vegetale.Comunque sia tale segno rappresenta un origine per il mondo autogenerato ed autoreferenziale dell'artista. Da questa origine tutto nasce, da essa tutte le forme cominciano a svolgersi. Da qui nasce la forma stessa, la forma pura che caratterizza questi quadri.
La scalfitura operata con il bulino rivela la maestria dell'artista, e tramite essa acquista le caratteristiche del disegno puro.
Altro atto distintivo ` la lucentezza di alcuni luoghi delle opere, ottenuta con la resina.Tale tecnica non costituisce un espediente ma ` come se la resina traspirasse dalla parte pi√π interna dell'organismo vivo che ` il quadro, la rilucenza non ` sovrapposta ma parte connaturata dell'opera.
La fusione tra opera, supporto e materiale ` totale; la logica del quadro risulta preesistente alla sua attuazione, la conformazione dell'opera possiede l'ineluttabilità dell'oggetto che non poteva che esistere in quella precisa forma.".............

Stefano Castelli

Estratto da: La Pianta della mandragora, catalogo,
in occasione della mostra personale, La Pianta della mandragora, Obraz gallery, Milano, 2007
curatore Stefano Castelli




Premio Oscar Signorini 2002

Tempo : l'istante eterno di Claudia Zuriato

Controverso-Omniverso, il tutto per la parte, la parte per il tutto. Il tempo: istante eterno.
Questo ` il senso dell'opera di Claudia Zuriato, l'artista insignita del premio Oscar Signorini 2002 da Pierre Restany presso lo Studio D'ars.
Giunto alla sua diciannovesima edizione, il premio Oscar Signorini dedicato da sempre ai giovani, quest'anno ` rivolto agli artisti che riconoscono nell'installazione il proprio mezzo espressivo congeniale.
Claudia Zuriato partecipò alla rassegna internazionale Open 2002 imaginaire féminin svoltasi lo scorso settembre a Venezia, durante la quale presentò Controverso-Omniverso una sorta di meccanismo rinascimentale che pare prendere vita dai progetti cartacei di Leonardo.Qui fu notata dal curatore, Pierre Restany, il quale decise di premiarla con una mostra personale allo studio d'Ars di Milano e con la relativa pubblicazione sulle pagine della rivista.
Il segno dominante della ricerca di Claudia `, senza dubbio, il cerchio, simbolo universale di via che scorre senza riposo, il tempo circolare della creazione che nulla distrugge ma tutto trasforma, l'energia cosmica che vive in ognuno di noi, emblema del microcosmo che ci appartiene intimamente e che si specchia nel fascino ancestrale di astri millenari."..............

Morena Ghilardi

Estratto da: D'ARS dal 1960, numero 171/172,
periodico trimestrale di cultura e comunicazione,
Direttore: Pierre Restany, Grazia Chiesa,
Eupalino srl, Milano, Decembre 2002










La Pianta della mandragora,
catalogo,
Obraz Gallery, Milano, 2007